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Nel giorno del nostro Santo Patrono, San Martino Vescovo di Tours, domenica 13... Leggi tutto...

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"Frazione dimenticata" a Torreano, il sindaco: "In arrivo 225 mila euro"

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IMAGE La frazione dimenticata e l'appello della giovane coppia: "Come faremmo se ci fosse un'emergenza?"

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LA VALLE DELLA PIETRA: LA VALCJARO`

La Pro Loco "Colloredo di Soffumbergo" (Faedis) organizza domenica 21 settembre 2008 l'escursione:
LA VALLE DELLA PIETRA: LA VALCJARO`

Nel corso di migliaia di anni il torrente Cjarò di Torreano si è scavato il suo letto entro gli ammassi detritici di grandi frane sottomarine. Tra gli eventi franosi, innescati probabilmente da sismi locali, i più importanti sono quelli che hanno dato origine al megabanco del Monte Joanaz e, in epoca successiva, al megabanco di Vernasso. Entro tali banchi, disposti approssimativamente con direzione Est-Ovest ed insistenti su un fronte che va dalla valle del Cornappo fino a quella del Judrio, sono ubicati i giacimenti di marna (Gnìvizza in Canalutto di Torreano e Tarcetta/Vernasso) e quelli di pietra che sono già stati sfruttati in epoche passate e che tuttora continuano a fornire la pregiata pietra conosciuta volgarmente col nome di ‘Piasentina'. Si tratta, in effetti, di una brecciola calcarea la cui formazione risale all'era geologica detta "eocene inferiore" che viene datata a circa 50 milioni di anni fa.
Oggi, cave di pietra sono aperte nella valle del Grivò di Faedis, nella valle del Natisone (Clastra) e, appunto, nella valle del torrente Cjarò di Torreano. Qui, storicamente, il lavoro di estrazione della pietra è stato più intenso che altrove, come testimoniano i numerosi siti di cava abbandonati e quelli ancor oggi attivi.
Il lavoro di estrazione della pietra di Torreano risale a tempi antichi; infatti, si ha notizia che già nel XIII secolo si estraeva pietra nella località di Canalutto di Torreano per la costruzione della chiesa di S.Francesco di Cividale del Friuli. La tradizione dell'attività estrattiva si è andata progressivamente consolidando passando da Canalutto a Torreano e interessando entrambi i fianchi della vallata.
Dalla metà del ‘700 fino ad oggi sono stati aperti circa 50 siti di cava nei quali hanno lavorato oltre 600 persone.
In epoche passate, il lavoro nelle cave ha contribuito significativamente al sostentamento dell'economia delle famiglie ma in modo discontinuo, a causa delle ricorrenti crisi del settore. Invece, a partire dagli anni '60 del secolo scorso, l'attività di estrazione e di lavorazione della pietra ha dato un contributo molto importante all'economia locale.

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