Il sindaco Marseu: la tomba medievale potrà diventare un richiamo turistico
Ora che la Procura di Udine ha sciolto le riserve e passato la mano alla competente Soprintendenza regionale, la "macchina archeologica" friulana si mette in moto: la notizia che lo scheletro umano rinvenuto, all'inizio di luglio, nel giardino di un'abitazione di Togliano di Torreano è d'epoca medievale - e che la fossa che lo accoglieva era una tomba - era inattesa e apre un ampio panorama di possibilità. Allo stato è impossibile formulare teorie dettagliate: serviranno accurate indagini per definire l'esatta datazione dell'inumato e per capire se si trattasse di una sepoltura isolata (magari, ipotizza già qualche esperto, d'età altomedievale) o se, invece, si inserisse in un contesto più ampio, vale a dire in una necropoli. Tutto da vagliare e da verificare. Negli ambienti del Museo archeologico nazionale cividalese, in quelli della Soprintendenza archeologica regionale, a Trieste, e fra gli addetti ai lavori la voce della scoperta ha iniziato a circolare appena nella tarda mattinata di ieri, grazie alle notizie di stampa. In precedenza nessuno aveva avuto sentore della piega presa dagli accertamenti eseguiti sui resti scheletrici dal medico legale Carlo Moreschi - incaricato dalla Procura - in sinergia con un'archeologa: e adesso che è appurato che non si tratta di un corpo di epoca relativamente recente (inizialmente si era pensato al periodo delle guerre mondiali) ma ben più remota si apre, dunque, un nuovo capitolo, in un clima di alto interesse. Sarà la Soprintendenza, appunto, a definire - nei prossimi giorni, presumibilmente - le modalità di approfondimento del caso. In Comune di Torreano, intanto, la notizia ha destato grandi entusiasmi: «Non immaginavo che la vicenda si sarebbe conclusa in questo modo, perché in un primo momento era stata ventilata la possibilità che lo scheletro risalisse a tempi più vicini a noi - commenta il sindaco Paolo Marseu -. Fa piacere sapere che sul nostro territorio è stata rinvenuta una testimonianza archeologica; gli studi che ora, verosimilmente, verranno avviati dagli esperti consentiranno di accertare se si tratta di un episodio unico, a sé stante, o se ci sia anche dell'altro. La tomba si trova in un giardino privato: se il Comune, peraltro, avesse la possibilità - in qualche modo - di valorizzarla, lo farebbe ben volentieri». In base a quanto accertato dal medico legale e dall'archeologa che lo ha coadiuvato negli esami lo scheletro (sul quale non sono state individuate tracce di una morte violenta) apparterrebbe a un uomo di circa 50 anni. Era stato sepolto senza indumenti, in una fossa in cui non è stato rinvenuto alcun segno di corredo funerario. Il capo era reclinato verso destra, indizio di un'inumazione cristiana. Interessanti punti di partenza, tutti questi, per un'indagine che potrebbe riservare sorprese. Lucia Aviani