31 gennaio 2011 - pagina 06 sezione: Speciali

UDINE. Procede lineare il percorso di modifica dei disciplinari della denominazione Colli orientali del Friuli. L'audizione pubblica tenutasi alla Camera di commercio, a Udine, infatti, si è svolta senza intoppi e con una buona partecipazione di produttori. Il funzionario ministeriale Stefano Valeri e Francesco Favro, delegato del Friuli Venezia Giulia in seno al Comitato nazionale vini (l'organo che approva le modifiche dei disciplinari delle denominazioni d'origine), hanno letto le proposte di modifica che hanno trovato sostanzialmente d'accordo gli operatori.
Le modifiche presentate passeranno ora in visione al Comitato che provvederà alla loro approvazione e, tramite il ministero delle Politiche agricole, alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e, se non ci saranno eventuali opposizioni, saranno approvate definitivamente (probabilmente verso la fine di marzo). Ciò significa, in pratica, che già i vini ottenuti dalle uve della vendemmia 2011 potranno essere etichettati con le nuove denominazioni: "Rosazzo" a Docg (per l'uvaggio bianco prodotto nell'ex sottozona); "Ribolla gialla di Rosazzo" e "Pignolo di Rosazzo" (due sottozone distinte ma insistenti sullo stesso territorio) e la nuova sottozona del "Refosco di Faedis" che sostituirà l'attuale denominazione di Refosco nostrano Doc, utilizzata in 5 comuni a nord di Cividale: Torreano, Faedis, Attimis, Nimis e Tarcento. Anche la Doc cambierà nome e, in linea con (quasi) tutte le sorelle regionali, si chiamerà Friuli-Colli orientali.
La nuova Docg Rosazzo (ora sottozona Cof) interessa una decina di aziende che, su circa 50 ettari di vigneto, producono 1.200 ettolitri di vino l'anno. Con l'etichetta Docg si produrrà soltanto un vino bianco che è una novità assoluta per il Friuli Venezia Giulia. Infatti, si tratta di un uvaggio con base di Friulano (almeno il 50%), Sauvignon (20-30%), Pinot bianco o Chardonnay (20-30%) e Ribolla gialla (fino al 10%).

Messaggero Veneto
Adriano Del Fabro